Fin dalla nostra fondazione, abbiamo privilegiato le opportunità di Ricerca in ambiti che ci appassionano: il nostro primo progetto, ad esempio, riguardava il fotovoltaico; sempre in tema di energie rinnovabili, abbiamo condotto sperimentazioni sull’energia eolica; successivamente agricoltura di precisione e salvaguardia delle risorse idriche.
Oggi siamo lieti di condividere una nostra recente esperienza che ci entusiasma particolarmente: il monitoraggio ambientale e il contrasto all’inquinamento.
Il progetto AIR Heritage condotto dal Comune di Portici, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dipartimento di Agraria, Legambiente Campania, ENEA, Terraria Srl e ARPAC, persegue l’obiettivo di ridurre del 20% le particelle sottili ed ultrasottili dell’aria
L’aspetto più innovativo risiede nel coinvolgimento diretto dei cittadini, che avranno la possibilità di monitorare l’inquinamento atmosferico con particolari sensori. Attraverso i sensori “MONICA” (acronimo di MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria) – facilmente installabili su biciclette, passeggini e altri mezzi di trasporto – si creerà una rete capillare di raccolta dati, che gli stessi cittadini potranno consultare.
La ricerca si svolge nel comune di Portici, che risulta particolarmente esposto all’inquinamento atmosferico a causa di una densità di popolazione tra le più alte d’Italia: 73% della superficie urbanizzata e oltre 4.300 case per km2.
La nostra collaborazione con il Dipartimento di Agraria
TopView sta collaborando con il Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” che, nell’ambito del progetto, studia l’impatto dei cambiamenti climatici sull’ecosistema.
Tale approccio richiede l’utilizzo di sensori specifici per la valutazione dello stato di salute delle piante su parametri agrometereologici: abbiamo così progettato il sensore “Agrilogger” ed una particolare Stazione Metereologica.
Durante la prima sperimentazione sono stati installati 8 Agrilogger sugli arbusti di piante tipiche della macchia mediterranea: olivo, lentisco, mirto, rosmarino, euforbia e ginepro…
A fine febbraio, a 6 mesi dalla loro installazione, i dispositivi sono stati recuperati e i primi dati sono attualmente oggetto di studio del Dipartimento.
Al termine della sperimentazione, gli Agrilogger saranno installati stabilmente nel parco Reale di Portici.
Prossima sperimentazione
A breve entreremo nella seconda fase della sperimentazione. L’installazione delle Stazioni Meteorologiche progettate per rilevare direzione e velocità del vento, temperatura, umidità, CO2 e radiazione fotosinteticamente attiva. Quest’ultimo parametro è un indicatore di particolare interesse: è la misura dell’energia della radiazione solare intercettata dalla clorofilla delle piante.
Anche le stazioni meteorologiche sono pensate per la raccolta di dati a lungo termine: ognuna di esse è, infatti, dotata di un piccolo pannello fotovoltaico. La tecnologia di trasmissione è basata su rete LoraWan che, appoggiandosi ad un gateway locale, permette l’invio dei dati direttamente al cloud.