I ricercatori di TopView, assieme ai colleghi di Sistematica (coordinatore di progetto), all’Università degli Studi di Firenze – Centro Protezione Civile e con il supporto di una Delegazione della Protezione Civile Nazionale, concludono i test su campo della prima campagna di validazione del progetto PATHfinder.

Con la preziosa collaborazione di:

I test si sono svolti nella bellissima isola di Stromboli (Isole Eolie – Sicilia).

PATHfinder: valore aggiunto nella gestione delle emergenze

Scopo della missione:

creare una infrastruttura di rete indipendente per dare connettività in caso di emergenze

 

Master Drone

In questa prima fase, abbiamo utilizzato come “Master Drone” un drone DJI M300 RTK senza cavo di vincolo, utilizzandolo come ponte radio per creare una infrastruttura indipendente di comunicazione tra COA (Centro Operativo Avanzato – Protezione Civile dell’isola) e droni (slave) di ispezione.

Dati e immagini raccolti sono stati trasmessi in tempo reale alla centrale operativa (COA) permettendo una risposta adeguata alla simulazione di emergenza.

 

 

 

 

Il payload realizzato presenta due antenne direttive per implementare il link P2P COA – “Master Drone” ed il link “Master Drone”- Stazione Hot Spot locale che offre sul posto connettività locale a Ground Control Station dei droni coinvolti nelle operazioni, ma anche a dispositivi Tablet e cellulari Wi-Fi dei soccorritori e degli operatori sul campo. Le frequenze utilizzate per la realizzazione dei link sono commutabili da 2.4 GHz a 5.8 GHz a seconda delle distanze e dell’ambiente elettromagnetico.

 

 

Durante le prossime fasi di progetto il “Master Drone” che utilizzeremo sarà il MTD – Master Tethered Drone che, grazie al cavo di alimentazione, trasmissione dati e vincolo, avrà delle prestazioni ancora più performanti in termini di persistenza del volo. La stazione di alimentazione offre l’energia necessaria al drone per volare in “hovering” stabilmente per ore e senza necessità di cambio batterie.

 

Gli avanzamenti della ricerca verranno testati durante la seconda fase della Campagna di Validazione nella bellissima Riserva Naturale del cratere degli Astroni in collaborazione con il WWF e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV.

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